Qual è il disco più interessante dei Metallica? Qual è stata la fase più importante della lunga storia della celebre band losangelena? Stando a Mick Wall non c'è dubbio che ruoti tutto intorno a Kill' Em All: 165 pagine su 452 ne sono la prova lampante. Non è tanto il dato numerico, trascurabile ma fino a un certo punto, quanto l'attenzione che l'autore concede alla genesi della band e all'uscita del primo storico album. Evidentemente è un fatto di imprinting. Sì perchè probabilmente nessuno poteva raccontare meglio di Wall la storia dei Metallica. Lui potrebbe dire orgoglioso: "io c'ero".
Columnist di Sounds dal 1977, Wall è stato un testimone decisamente privilegiato di quella irripetibile fase di passaggio dai fragori del punk alla nascita della NWOBHM. Wall ha visto nascere ed esplodere gente come Iron Maiden, Def Leppard, Angel Witch e Venom, e ha condiviso tale passione con un giovanissimo danese che, alla fine degli anni '70, si era trasferito a Los Angeles con tutta la sua straripante passione per l'universo hard & heavy europeo. Enter Night parte proprio dalla vicenda personale di Lars Ulrich e si sviluppa in trent'anni di storia osservati dal punto di vista dello straripante batterista. Proprio per questo motivo Wall riesce a illustrare nel migliore dei modi tutti gli snodi e i cambiamenti storici all'interno della band e anche all'esterno, nel panorama rock che i Metallica affrontano prima da rozzi e vigorosi outsider, poi da protagonisti assoluti. Il libro è insomma un lungo viaggio nella metamorfosi da "defenders of the faith" del metallo a figure senatoriali del classic rock.
Come spesso accade a biografie del genere, l'aspetto musicale è volutamente tralasciato, messo in secondo piano come se si trattasse di un peso di cui disfarsi. Peccato, perchè Wall si concentra principalmente sull'aneddotica, sull'introspezione psicologica dei personaggi (utile ma fino a un certo punto: vedi il difficile mondo interiore di James Hetfield) e sulle motivazioni che spinsero i Metallica a mutare pelle disco dopo disco. Peccato perchè un suo parere analitico sui dischi sarebbe stato assai utile: tanto per fare un esempio, non si può liquidare un brano complesso e ambizioso come And justice for all come "noioso", nè si può trattare un disco epocale come il Black Album soffermandosi principalmente sui rapporti tra band e produttore.
Enter Night è un libro autorevole perchè scritto da un testimone d'eccezione, intrigante perchè arricchito da testimonianze di prima mano, anche esterne alla band (utili in tal senso i frequenti contributi di figure dell'industria discografica), ma incompiuto e parziale.
http://www.edizionibd.it
D.Z.
Columnist di Sounds dal 1977, Wall è stato un testimone decisamente privilegiato di quella irripetibile fase di passaggio dai fragori del punk alla nascita della NWOBHM. Wall ha visto nascere ed esplodere gente come Iron Maiden, Def Leppard, Angel Witch e Venom, e ha condiviso tale passione con un giovanissimo danese che, alla fine degli anni '70, si era trasferito a Los Angeles con tutta la sua straripante passione per l'universo hard & heavy europeo. Enter Night parte proprio dalla vicenda personale di Lars Ulrich e si sviluppa in trent'anni di storia osservati dal punto di vista dello straripante batterista. Proprio per questo motivo Wall riesce a illustrare nel migliore dei modi tutti gli snodi e i cambiamenti storici all'interno della band e anche all'esterno, nel panorama rock che i Metallica affrontano prima da rozzi e vigorosi outsider, poi da protagonisti assoluti. Il libro è insomma un lungo viaggio nella metamorfosi da "defenders of the faith" del metallo a figure senatoriali del classic rock.
Come spesso accade a biografie del genere, l'aspetto musicale è volutamente tralasciato, messo in secondo piano come se si trattasse di un peso di cui disfarsi. Peccato, perchè Wall si concentra principalmente sull'aneddotica, sull'introspezione psicologica dei personaggi (utile ma fino a un certo punto: vedi il difficile mondo interiore di James Hetfield) e sulle motivazioni che spinsero i Metallica a mutare pelle disco dopo disco. Peccato perchè un suo parere analitico sui dischi sarebbe stato assai utile: tanto per fare un esempio, non si può liquidare un brano complesso e ambizioso come And justice for all come "noioso", nè si può trattare un disco epocale come il Black Album soffermandosi principalmente sui rapporti tra band e produttore.
Enter Night è un libro autorevole perchè scritto da un testimone d'eccezione, intrigante perchè arricchito da testimonianze di prima mano, anche esterne alla band (utili in tal senso i frequenti contributi di figure dell'industria discografica), ma incompiuto e parziale.
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