martedì 29 ottobre 2013

Massimo Cotto: 'Pleased To Meet You. Spigolature Pop' (Vololibero Edizioni)

Irresistibile Pleased To Meet You. Le "spigolature pop" di Massimo Cotto sono un piacevole e coinvolgente amarcord, un osservatorio personale e professionale - talvolta privato e affettuosamente nostalgico - direttamente da un'altra epoca e da un altro mondo. Quello di una stampa rock rampante ma appassionata, periferica come quella italiana ma disposta a girare il mondo a caccia di rockstar mostrando il volto nostrano del professionismo, non sempre così gossipparo e provinciale come lo si dipinge.

Nata dall'obiettivo di comprare con i proventi delle vendite un defibrillatore per il Teatro Alfieri della sua Asti, la nuova fatica di Cotto conquista per la semplicità del progetto: un florilegio di interviste ridotte ad aneddoti, una sequenza di flash che riportano ai suoi incontri con Miles Davis, Jackson Browne, Fabrizio De Andrè, Iggy Pop, Nanda Pivano, Eric Clapton e centinaia di altri divi. Cotto ha vissuto in prima fila i tempi d'oro del nostro giornalismo musicale: corrispondente di quotidiani nazionali, columnist di riviste specializzate, direttore di testata, amatissima voce radiofonica e biografo rock, egli è un testimone più che attendibile di un modo quasi scomparso di fare giornalismo. Per quanto Pleased To Meet You sia la versione più friccicarella della raccolta di interviste Everybody's Talking (pubblicata da Aliberti nel 2007), è un gradevole spaccato dell'umanità - varia, anomala e frastornante - che popola il mondo del rock.

Tra un Nick Cave in preda al vomito, un Robert Plant incantevole affabulatore, un Leonard Cohen dal passo felpato e la casa luminosa e un Lou Reed scontroso ma dal cuore tenero, Cotto ci offre il ritratto di un'epoca che volge al tramonto.


D.Z.

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