giovedì 2 febbraio 2012

Meglio per tutti dare la colpa a me


Graus Editore, 2008

Un ironico avvertimento - che non vi rivelerò -  è la dedica che Domenico Cosentino, mi ha fatto donandomi la sua raccolta di versi Meglio per tutti dare la colpa a me
Basta il primo rigo a catturare il lettore, basta davvero poco per entrare nell'universo di Nico scrittore underground. Haiku, microracconti capaci di illuminare lo spazio di una vita nella sua condizione - né bella né brutta - ma reale e cruda.
Napoli e Parigi, strade e camere, geografie e pigrizie, vizi e momenti di libertà in queste poesie e/o frammenti di vita di Domenico Cosentino. 109 pagine nervose e stanche di vivere, versi e sudore, puzzo di alcool e inchiostro, sesso e tabacco, speranze e delusioni che trovano rifugio e libertà nella scrittura. La scrittura di Nico è maltrattata "scrivere un mucchio di stronzate su un foglio bianco è fare poesia". Di queste illuminazioni "spengo l'ultima sigaretta e affronto la merda quotidiana", qualcuno potrebbe dire che Domenico è volgare, ma la lingua - anch'essa maltrattata - è specchio dello squallore che ci circonda. Cosentino cerca di salvarsi dallo squallore omeopaticamente, "non voglio fare concorsi. non voglio fare corsi di formazione... voglio star seduto qui lontano da tutti e dal mondo, voglio scrivere". 
Un manifesto!
Freddo, cinico, disperato "ti rendi conto che tutto sta andando a rovina", Domenico ferma questa rovina e la mostra come l'opera più sincera dell'uomo. Venata di malinconia la sua scrittura scalda perché "anche queste schifose sere passano". 
Con la preziosa prefazione di Michele Paparella, Meglio per tutti dare la colpa a me è un ora della nostra vita davvero ben impiegata.
Lo potrete incontrare con il chitarrista Gustavo De Felice nei suoi reading blues. Ora è impegnato nelle presentazioni del suo ultimo romanzo Addio Kind of Blue.   


Francesca Grispello



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