domenica 1 aprile 2012

Pietro Ivaldi e la pallacorda: due nuovi volumi della Impressioni Grafiche

Prosegue imperterrita l'attività di Impressioni Grafiche, la giovane casa editrice di Acqui Terme. Nel corso degli ultimi anni Impressioni Grafiche ha dato alle stampe numerosi saggi storici e artistici, ma anche romanzi, che contribuiscono in modo decisivo alla ricostruzione di un panorama interessante e sempre ricco di riflessioni come quello dell'acquese.


Il Muto di Toleto. Percorsi e immagini nell'arte di Pietro Ivaldi (1810-1885) è un affascinante excursus nella vicenda artistica del pittore di Toleto, un artista "minore" per popolarità, impatto e influenza ma decisivo per la comprensione dell'arte sacra nell'Alto Monferrato. Il Muto ha goduto di un'autentica riscoperta dal 2004 (anno di fondazione del Centro Studi a lui intitolato, con sede a Ponzone) e questo volume a cura di Enrico Ivaldi ne ricostruisce l'attività passando in rassegna non solo le opere ma soprattutto la genesi e il significato. La figura del Muto è affascinante per il rapporto tra disabilità e arte, materializzatosi in un tocco realistico ed espressivo che emerge dalla natura "popolare" dei numerosi soggetti sacri dipinti. La raccolta di saggi arricchisce l'opera, indispensabile per comprendere premesse e sviluppi figurativi italiani nel XVIII Secolo.



Di tutt'altra natura Storia della pallapugno-pallone elastico di Antonino Piana e Franco Lalo Bruna. In questo approfondito saggio la ricostruzione di uno sport praticato con eccellenza e tanto amato ad Acqui Terme diventa l'occasione per esplorare la memoria della collettività in un ambito, quello sportivo, troppo spesso ridotto a costume privo di interesse e carico di aggressività. Questo primo volume si caratterizza per una ricerca ponderosa che parte dalle origini del pallone elastico fino al 1962: nascendo dal "caestum" romano fino alla prima metà degli anni '60, passando per la grande diffusione del "bracciale", gli autori assecondano sia l'esigenza di una rigorosa analisi storica, sia il piacere di una lettura che attraversi memorie, figure, fotografie di piccoli e grandi protagonisti. L'ultimo macro-capitolo, che racconta l'epopea di Manzo e Balestra dal 1930 al 1962, è un vero e proprio amarcord tra foto di squadre e singoli giocatori, con tanto di classifiche ordinate in modo certosino.

http://www.impressionigrafiche.it

D.Z.

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