sabato 7 luglio 2012

Underwear


Racconti a tema
Riccardo C. Mauri e Giuseppe Schiavone
No Reply, 2012


“Quando il sole della cultura è basso, i nani hanno l’aspetto di giganti”, scrisse Karl Kraus. E in tempi di sole basso come questi persino a un Max Pezzali – che nano lo è stato da sempre, dai tempi tanto ricchi di amenità a buon mercato degli 883 – capita di essere rivalutato e considerato, ma guarda un po’, come un maître à penser. Valutazioni personali a parte, Pezzali guadagna un bel po’ di punti grazie a Cherokee, un gustoso racconto inedito offerto ai ragazzi di Underwear a mo’ di gran finale. Un contributo che a modo suo getta luce su una capacità che a Pezzali non si può negare: lo spirito di osservazione. 
Qualità che non manca – e che viene messa sul piatto con intelligenza, originalità e abilità nel linguaggio – da Riccardo C. Mauri e Giuseppe Schiavone: colti e attivi, preparati e poliedrici, i due autori sfoderano una sequela di racconti che diventa “romanzo corale”, un colpo d’occhio disincantato e lucido su uno spaccato contemporaneo fatto di rituali e nuovi valori/disvalori. I racconti inseguono vicende sporche, controverse ma intriganti: la sacra conservazione del “giallone”, la competizione del “fantatipe”, la cura delle “mutande del morto” e il faccione di Max Pezzali che campeggia a tutto tondo, come convitato di pietra. La narrativa italiana contemporanea sta tirando fuori episodi memorabili (vedi Iconoclasti di Emanuele Kraushaar e anche il recente exploit collettivo Oschi Loschi), Underwear non è da meno. Vera e propria biancheria intima dell’anima.

Donato Zoppo

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