Alessandro Bratus
Momenti Rock
Editori Riuniti - 2005
Avevamo già incontrato l'ottimo Bratus
con un suo saggio sulla drammaturgia musicale di "The Wall"
nell'opera di Gianfranco Salvatore: dopo quell'accurata e profonda
disamina sull'indimenticabile album di Waters e compagni, il giovane
musicologo torna con un testo di ampio respiro che scandaglia in toto
la materia floydiana.
Il 2005 è stato un anno interessante
per la letteratura sui Pink Floyd: prima il libro autobiografico di
Nick Mason poi la menzionata opera di Salvatore, ora questa biografia
sul gruppo, segno che la prolungata assenza dagli studi non ha
scalfito affatto il mito PF. Anzi, il ritorno di Waters con il suo
lavoro orchestrale "Ca Ira", la fulminea apparizione al
"Live 8" e l'annuncio dell'imminente nuovo album d David
Gilmour aumentano la passione nei confronti della band inglese.
Alessandro Bratus si è laureato in
musicologia proprio con una tesi sui Pink Floyd: i suo osservatorio è
dunque prestigioso e anche una semplice biografia-discografia come
questa diventa l'occasione per sondare il terreno con uno sguardo
critico ed esperto. Anche il gioco di citazioni e testimonianze
dirette dei protagonisti consente al lettore di penetrare
nell'universo floydiano, con una suddivisione per dischi,
un'appendice sui live - dimensione essenziale per comprendere l'opera
omnia del gruppo - e sulle singole personalità, Barrett e Waters in
particolare. Un'ottima introduzione per addentrarsi nella storia di
questa gloriosa band.
Donato Zoppo
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